La chiesa di San Lorenzo è di origine medioevale: l'orientamento canonico delle chiese più antiche difatti prevedeva che la facciata si trovasse esposta ad Ovest e l'abside ad Est. Nel 1260 faceva già parte della pieve di Fara Olivana e probabilmente aveva una cappella sussidiaria a Bettola, dedicata a San Giorgio, distrutta dall'esondazione del fiume Serio in epoca molto antica.

La chiesa di Sola fu distrutta, insieme con il paese durante le guerre civili del XIV e XV secolo. Nei documenti delle visite pastorali del XVI secolo si accenna sempre alle "rovine della distrutta chiesa di San Lorenzo di Sola", che tuttavia possedeva un beneficio di oltre cento pertiche di terra, usurpato probabilmente dai laici che l'avevano in affitto. Devotissimi a San Lorenzo, gli abitanti di Sola facevano spesso celebrare la messa tra le sue rovine, e non appena i tempi lo permisero provvidero alla sua ricostruzione.

La chiesetta fu probabilmente rifatta nei primi anni del Seicento e da allora gli abitanti di Sola provvidero a farvi celebrare settimanalmente delle messe dei frati agostiniani di Romano di Lombardia o dei sacerdoti dei paesi vicini. Con l'aumento della popolazione la chiesetta fu ampliata una prima volta nel 1834 e poi ancora nel 1899 su progetto dell'architetto Don Antonio Piccinelli.

Nel corso di questi lavori fu eretto il muro che separa il presbiterio dall'antica abside, trasformata in ripostiglio. Il tempio fu benedetto il 9 agosto 1900 dal vescovo G. Camillo Guindani. Dopo molto secoli d'attesa la chiesa divenne finalmente parrocchiale e fu sottoposta ad un nuovo restauro generale. Fu riconsacrata nel 1994 con l'antico titolo di San Lorenzo.